Ventennale del Terremoto Irpino del 1980

(Per non dimenticare... Prevenire è meglio che curare)

 

La manifestazione, della quale qui diamo succinta descrizione, è stata ripresa dai seguenti organi di stampa:

 

La Verità di Napoli (17/11/2000); Il Giornale di Napoli, inserto del ROMA (17 e 23/11/2000); Il Mattino edizione di Avellino (18/11/2000); Il Corriere dell’Irpinia (19/11/2000). Ripresa dalle seguenti emittenti televisive e radiofoniche: Canale 21, emittente TV campana (16 e 22/11/2000); Teleoggi, emittenteTV campana (23/11/2000); Radio Club 91.

 

Il programma

 

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Prevenire  è  meglio  che  curare

A 20 anni dal terremoto del 1980

ritrovarsi per imparare a conoscere, amare e rispettare la natura

e così, tutti insieme, lavorare per mitigare quanto più

gli effetti violenti di una Terra sempre viva e dinamica quanto bella e generosa

 

Manifestazione promossa ed organizzata dall’associazione

 

primate  denaum

 

Iniziative

·         Ricognizione geologica s.l. dell’area e prime valutazioni sulle prospettive per uno sviluppo sostenibile che, nel rispetto della natura, garantisca sicurezza e servizi

·         Conferenza stampa, presso la sede dell’UNUCI in via S. Brigida 64 Napoli (giovedì 16/11/2000 ore 11.00), nella quale sarà presentata la manifestazione

·         I° incontro, presso la Sala Consiliare del Comune di Cassano Irpino (sabato 18/11/2000 ore 10.00), aperto al pubblico, con gli amministratori locali dell’Irpinia ed i responsabili degli enti contattati per l’iniziativa “precursori dall’acqua”, segue visita alle sorgenti

·         II° incontro, presso la sede dell’UNUCI (mercoledì 22/11/2000 ore 10.00), con ricercatori e politici

·         Preparazione e distribuzione di libretti informativi

·         Presentazione della ricerca in atto sui parametri idrogeologici come precursori sismici e dell’iniziativa “precursori dall’acqua”

·         Anticipazioni relative ad un libro sui precursori sismici in preparazione

·         Presentazione di un progetto di legge per la tutela e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente

 

  Incontri

I.  Sabato 18/11/2000, ore 10.00 presso il Municipio di Cassano Irpino. Incontro dibattito con gli amministratori locali dell’Irpinia e visita delle sorgenti.

* Tema dell’incontro

prevenire è meglio che curare: sviluppo sostenibile e ricerca

* Punti salienti

- Succinta storia del gruppo sorgentizio di Cassano Irpino; - presentazione dell’associazione Primate Denaum; - breve inquadramento geologico dell’area (in particolare relativamente al rischio sismico ed ai dissesti idrogeologici) e succinta analisi del terremoto del 1980; - analisi sulle prospettive per uno sviluppo sostenibile che, nel rispetto della natura, garantisca sicurezza e servizi; - presentazione della ricerca in atto sui parametri idrogeologici come precursori sismici (e del relativo libro di prossima pubblicazione) e annuncio dell’iniziativa “precursori dall’acqua” con la costituzione di un osservatorio sulla difesa dai terremoti, dai dissesti idrogeologici e dalle eruzioni vulcaniche; - dibattito con gli amministratori. Alla fine saranno distribuiti dei libretti informativi.

II.  Mercoledì 22/11/2000 ore 10.00 presso la sede dell’UNUCI in via S. Brigida 64 Napoli. Incontro dibattito con ricercatori e politici

* Tema dell’incontro

prevenire è meglio che curare: sviluppo sostenibile e ricerca; ambiente, un’unica regia

* Punti salienti

- presentazione dell’associazione Primate Denaum; - breve inquadramento geologico dell’area (in particolare relativamente al rischio sismico ed ai dissesti idrogeologici) e succinta analisi del terremoto del 1980; - analisi sulle prospettive per uno sviluppo sostenibile che, nel rispetto della natura, garantisca sicurezza e servizi; - presentazione della ricerca in atto sui parametri idrogeologici come precursori sismici (e del relativo libro di prossima pubblicazione) e annuncio dell’iniziativa “precursori dall’acqua” con la costituzione di un osservatorio sulla difesa dai terremoti, dai dissesti idrogeologici e dalle eruzioni vulcaniche; - presentazione del progetto di legge, in fase di preparazione, finalizzato a realizzare una più concreta ed incisiva azione per la tutela e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente e per la prevenzione dai rischi naturali; - dibattito con politici e ricercatori. Alla fine saranno distribuiti dei libretti informativi.

 

 

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dal libretto riassuntivo della manifestazione

 

 

 

Prevenire è meglio che curare

 

A tutti sarà capitato, almeno una volta, di ritrovarsi a dibattere su cosa sia più importante tra la teoria e la pratica. Che l’esperienza sia maestra di vita è realtà indubbia. Tuttavia la teoria, attingendo ad essa, la elabora, la comprende la capitalizza e, spiegandone i perché, consente la previsione di quelle realtà dalle quali, nell’affrontarle, nasce la nostra esperienza.

Può comprendersi, quindi, che esperienza e teoria sono entrambi fondamentali.

Ø  La  manifestazione

L’esperienza nasce dalla capacità di capitalizzare il vissuto. Il ricordare le conseguenze che il verificarsi di certe realtà comportano è fondamentale affinché si operi in modo tale che al loro ripetersi possano minimizzarsi quelle negative ed esaltare quelle positive.

Ricordare quel drammatico 23 novembre 1980 vuol dire soprattutto fare esperienza. Ricordiamo, quindi, la pericolosità di un territorio bellissimo e generoso, cercando di capire, quanto possa ridursi il pericolo e quanto esaltarsi la sua potenzialità.

Ø  Il  progetto  di  ricerca

Da sempre sono fermamente convinto che il ruolo principale della ricerca sia quello di migliorare la qualità della vita attraverso le positive ricadute delle conoscenze e delle scoperte raggiunte. E' per questo che mi sono iscritto a Geologia con grande entusiasmo e con la speranza di poter dare un contributo concreto in tal senso, sostenuto anche dalla determinata convinzione circa la possibile prevedibilità dei terremoti. Nel 1997, grazie alle ricerche condotte su iniziativa personale, ho avuto l’intuizione dei parametri idrogeologici, il prof. G. Luongo vi ha creduto ed oggi, forti di risultati incoraggianti, cerchiamo di allargare la ricerca per verificare la possibilità di realizzare attendibili modelli di previsione. La realizzazione di una banca dati (tutti i numeri relativi all’acqua), consentendo di avere un maggiore dettaglio della realtà idrogeologica, può, a tal fine, offrire un concreto contributo.

                     Francesco Varriale

 

Perché “prevenire è meglio che curare”… in cifre

 

Si riportano alcuni dati relativi agli effetti delle calamità naturali in Italia e, in particolare, nel meridione dal II dopoguerra al 1990.

 

Eventi sismici

 

 

Italia

Meridione

Campania

% comuni interessati

22%

50%

99%

Morti

4.160

2.755

2.602

Feriti

 

 

8.303

Fabbricati distrutti

53.235

 

7.293

Senzatetto

792.213

 

554.549

Fondi stanziati al 1990

106.527 Miliardi

 

 

  

Eventi idrogeologici (frane ed alluvioni)

 

 

Italia

Meridione

Campania

% comuni interessati

56%

52%

52%

Morti

3.488

571

372

Fondi stanziati al 1990

33.000 Miliardi

 

 

 

A queste cifre vanno aggiunte quelle relative a Sarno, 1997 (oltre 100 morti), al Piemonte, alla Calabria, a Pozzano ecc.

 

 

Eventi vulcanici

 

 

Italia

Meridione

Campania

comuni interessati

 

   

Morti

39

39

26

Senzatetto

15.500

15.500

14.000

Fondi investiti al 1990

80 Miliardi

 

 

  Dati acquisiti da. Il dissesto geologico e geoambientale in Italia dal dopoguerra al 1990 di V. Catenacci

 

Lo schema sintetico descrittivo dell’iniziativa da noi proposta

“Precursori dalle Acque”

per realizzare collaborazioni tecnico-scientifiche nell’ambito della previsione e prevenzione di calamità naturali

 

· come nasce l’idea

Per comprendere come nasce l’idea dell’iniziativa “precursori dall’acqua” ci si deve rifare ad una ricerca, iniziata alla fine del 1997, condotta dal dott. F. Varriale in collaborazione con il prof. G. Luongo, sulla correlazione tra le variazione dei parametri idrogeologici e l’approssimarsi dei terremoti. Fino ad oggi tale studio ha prodotto dati e risultati molto interessanti, aprendo prospettive assai promettenti. Da ciò è nata l’intenzione, basata su tre ragioni ben precise, di sviluppare ed incentivare tale ricerca; ragioni che sono:

1)      gli incoraggianti risultati ottenuti fino ad oggi nell’ambito della previsione;

2)      l’esser riusciti a dimostrare, grazie anche alla gentile collaborazione dell’ente Acquedotto Pugliese, la correlazione tra terremoti e variazioni delle portate sorgentizie (con riferimento anche allo studio relativo a Caposele);

3)      l’importanza fondamentale ed operativa che tali studi hanno anche per la previsione e prevenzione dei dissesti idrogeologici e le eruzioni vulcaniche.

 

· L’iniziativa

In sintesi, non è assolutamente nostra intenzione fare astratte speculazioni scientifiche ma, al contrario, lavorare su dati concreti al fine di elaborare modelli previsionali reali e non probabilistici. Le premesse ormai dovrebbero apparire chiare:

-          Gli incoraggianti risultati ottenuti, relativamente ai terremoti, ci fanno ben sperare che acquisendo una maggiore quantità di dati ed affinando le tecniche di ricerca ed elaborazioni dati, si possa arrivare a formulare interessanti modelli previsionali.

-          La fragilità del nostro territorio, relativamente al dissesto idrogeologico, purtroppo, è ben nota. Lavorando con una notevole e variegata quantità di dati idrogeologici, si è rimasti perplessi nel costatare che a tutt’oggi non esistono reali modelli previsionali. L’unico utilizzato è relativo alla quantità ed intensità delle precipitazioni in atto. Anche in questo caso si è convinti che integrando tutti i dati è possibile realizzare un soddisfacente modello previsionale.

-          Le correlazioni tra attività vulcanica e falde freatiche sono note, ciò consente di estendere la ricerca anche alle eruzioni vulcaniche, non solo finalizzandola alla previsione dell’evento ma anche alla sua evoluzione, spesso funzione delle condizioni idrologiche presenti sui versanti dei vulcani.

Tuttavia, il conseguimento di tali ambìti quanto importanti modelli, difficilmente potrà essere mai conseguito se non attraverso una proficua collaborazione con quanti operano quotidianamente nel monitoraggio del territorio e, quindi, nella raccolta diretta di tali dati.

Si è pensato, quindi, di rivolgersi a diversi enti ed istituti che operano nell’estesa aria presa in esame (Campania, Puglia e Basilicata) nella viva speranza di poter dar vita ad una collaborazione che, se dovesse realizzarsi, siam certi porterà molti e preziosi frutti.

Ovviamente l’iniziativa è articolata nel tempo con stadi di avanzamento rappresentati dalla realizzazione di progetti propedeutici. Nella prima fase iniziale verranno verificate le disponibilità dei diversi soggetti a collaborare e verrà istituito un osservatorio sui temi delle:

-          difesa dai terremoti

-          difesa dai dissesti idrogeologici

-          difesa dalle eruzioni vulcani

 

· I soggetti interpellati e le loro risposte

1)      Acquedotto Pugliese: dopo promettenti segnali si attende ancora risposta

2)      ARIN (Azienda Risorse Idriche Napoletana): ha pubblicamente aderito

3)      Acquedotto del Consorzio Interprovinciale Alto Calore Irpino: ha pubblicamente aderito

4)      Ufficio Idrografico e Mareografico d’Italia, comparto di Napoli: ha informalmente aderito

5)      Ufficio Idrografico e Mareografico d’Italia, comparto di Bari: ha informalmente aderito

6)      Acquedotto Vesuviano: nessuna risposta

7)      Autorità di Bacino: nessuna risposta

8)      Osservatorio Vesuviano: nessuna risposta

 

·I principali punti di collaborazione

I.                     Acquisizione dati regressi (da…a quando è possibile)

II.                   Collaborazione tecnica (incluso sopralluoghi)

III.                  Collaborazione scientifica (eventuali studi, pubblicazioni, ecc., da svolgere in comune)

IV.                Verifica di eventuali modelli previsionali attraverso l’eventuale disponibilità dei dati in tempo reale o, eventualmente, la segnalazioni di casi anomali

 

Prevenire è meglio che curare: Il dopo

 

“…In concerto”, una bella e malinconica canzone dei Pooh, chiedeva cosa rimane dopo un concerto: “tante mani e nessuna…solo prendere andare…” Poi, però finiva: “Ma se tu sai guardare più in là…” La manifestazione è stata pensata ed organizzata in modo da non essere fine a se stessa, non solo per ricordare. Quando si tiene realmente a certe realtà e certi valori questi si ricordano sempre e non ogni vent’anni. Con la manifestazione cerchiamo, invece, di mettere un punto, su quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare. Siamo convinti che sia sempre possibile realizzare uno sviluppo sostenibile che, nel rispetto della Natura, garantisca sicurezza e servizi. A tal fine fondamentale è il ruolo della previsione e della prevenzione. Quindi la manifestazione diviene anche punto di partenza. Di partenza per il progetto di ricerca “precursori dalle acque” così come per il lavoro ad una proposta di legge finalizzata a realizzare una più concreta ed incisiva azione per la tutela e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente e per la prevenzione dai rischi naturali.

 Perché una pubblicazione scientifica divulgativa

Oggi, i problemi legati all’ambiente si pongono sempre più prepotentemente all’ordine del giorno. Inquinamento, effetto serra, terremoti alluvioni e calamità naturali, emergenza rifiuti e tante altre realtà sono oramai di attualità. La gente comune è sempre più confusa assumendo nei confronti di tali problemi, posizioni sempre più estreme che vanno dall’indifferenza, data da “assuefazione” e fatalità, alle paure ingiustificate di catastrofi da fine del mondo. La non corretta conoscenza o, ancor di più, l’assenza di conoscenza dei fenomeni naturali e, più in generale, delle leggi e degli equilibri della natura (che ovviamente a nessuno è richiesto di conoscere), non solo genera tutto ciò ma, spesso, offre spazio ad amministratori, politici o industriali, di sventolare, o per machiavellica spregiudicatezza o perché mal consigliati, sotto la bandiera “ecologica” ciò che nulla ha a che fare con l’ecologia e la natura. Ciò ripropone, in particolare per l’ambiente, ma vale un po’ per tutte le realtà, l’importanza di una corretta informazione. È per questo che, traendo spunto dallo studio in atto, si è deciso di parlare direttamente alla gente comune di fenomeni naturali, grandiosi ma anche drammatici, quali i terremoti, in particolare, e quelli idrogeologici. Si è convinti che imparando a conoscerli, non solo se ne ha meno paura ma si può arrivare a chiedere, con più forza e maggiore cognizione di causa, interventi concreti per mitigarne gli effetti. Realtà quest’ultima sicuramente possibile ed attuabile nella prevenzione; speriamo, in un futuro non lontano, grazie anche al contributo sullo studio dei parametri idrogeologici, possa esserlo anche nella previsione.

Napoli 16 Novembre 2000

                                                     dott. Francesco Varriale

 

 

 

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