ultima modifica:        lunedì 08 dicembre 2008

 

Estratto  dell'intervento  del  dott.  Francesco  Varriale

 

 

Geologo, libero ricercatore - Presidente della Primate Denaum  (cliccare qui o sul nome per note biografiche)

 

nterventi tenuti alla presentazione del Comitato Giambattista Vico il 27 settembre 2008

Il dott. F. Varriale ha ricoperto il duplice ruolo di moderatore e relatore. Dà inizio ai lavori ringraziando i presenti e dando la parola al “padrone di casa” il gen. C.A. Francesco de Vita.

Segue, quindi, il suo intervento, supportato da proiezioni in power point.

Egli spiega le motivazioni che lo hanno spinto, coinvolgendo gli illustri professori presenti, a dare vita al Comitato Scientifico. Innanzitutto fa riferimento alla difficile realtà che oggi sta, in particolare, vivendo la città di Napoli. Tuttavia è la nostra società contemporanea a vivere una realtà difficile. Oggi siamo sempre più tempestasti da continui proclami che, affermando tutto e il contrario di tutto e invocando fantomatici studi, vedono taluni preannunciare la fine del mondo ed altri ritenere di avere la soluzione per tutto.

È dimostrabile che molte decisioni, talora anche di grande rilevanza politica o, comunque, con forti ricadute sul bene della collettività e dell’ambiente, sono prese palesando una non sempre oggettiva ed esaustiva conoscenza del problema.

È per questo che si è pensato alla creazione di un organismo, il Comitato,che possa dare un contributo, non solo di idee, ma anche di studi, di dati, oggettivi, che messi al servizio delle istituzioni e della società tutta possa dar vita ad un continuo e proficuo dibattito.

Il dott. F. Varriale procede alla presentazione dei membri del Comitato: l’ing. Salvatore Villani, lo stesso dott. Francesco Varriale ed i professori della Federico II, Ennio Forte (economista), Giuseppe Luongo (vulcanologo) e Aldo Loris Rossi (urbanista. Procede, poi, a presentare i tre progetti a cui da subito il Comitato inizierà a lavorare: 1) progetto Napoli, finalizzato ad una ripresa della città partendo dalla Cultura; 2) le problematiche energetiche; 3) le risorse idriche e le calamità naturali.

Prima di entrare nel merito del progetto Napoli, ritorna sul senso ed il ruolo del Comitato nonché dell’importanza della Cultura citando alcuni passaggi della “Gaudium et Spes”, uno dei documenti conciliari del Vaticano II.

«55. L'uomo artefice della cultura; Cresce sempre più il numero degli uomini e delle donne di ogni gruppo o nazione che prendono coscienza di essere artefici e promotori della cultura della propria comunità. In tutto il mondo si sviluppa sempre più il senso dell'autonomia e della responsabilità, cosa che è di somma importanza per la maturità spirituale e morale dell'umanità. Ciò appare ancor più chiaramente se teniamo presente l'unificazione del mondo e il compito che ci si impone di costruire un mondo migliore nella verità e nella giustizia. In tal modo siamo testimoni della nascita d'un nuovo umanesimo, in cui l'uomo si definisce anzitutto per la sua responsabilità verso i suoi fratelli e verso la storia… 57. …L'uomo inoltre, applicandosi allo studio delle varie discipline, quali la filosofia, la storia, la matematica, le scienze naturali, e coltivando l'arte, può contribuire moltissimo ad elevare l'umana famiglia a più alti concetti del vero, del bene e del bello e a una visione delle cose di universale valore;…59. …Tutto questo esige pure che l'uomo, nel rispetto dell'ordine morale e della comune utilità, possa liberamente cercare la verità, manifestare e diffondere le sue opinioni, e coltivare qualsiasi arte; esige, infine, che sia informato secondo verità degli eventi della vita pubblica»

In questi passaggi, spiega, oltre a comprendersi, ancor meglio, il senso di dar vita al Comitato Scientifico, non è casuale la scelta della citazione di G. Vico “Verum Ipsum Factum” – il vero e nei fatti, nel fare –, ben si avverte l’importanza della cultura affinché una società possa fiorire o rifiorire.

E tutto ciò vale in particolare per la città di Napoli. Finché prevarrà la rassegnazione, la filosofia del tirare a campare, finché Napoli non prenderà coscienza della propria storia, della cultura che ha saputo e che può e deve tornare ad esprimere, delle enormi potenzialità di cui dispone non riuscirà mai a risollevarsi. Ciò vale anche per la classe politica e dirigente, non è un caso l’intervento del Sommo Pontefice sull’esigenza di una classe politica che abbia rigore morale e competenza.

In merito agli aspetti tecnico-scientifici, alle competenze, che pure è cultura, il Comitato si impegnerà, sin da oggi, sia in chiave di analisi, vigilanza e controllo, sia in chiave propositiva. Sotto l’aspetto squisitamente culturale si è ritenuto fondamentale ricercare la collaborazione con quella realtà la quale, qui a Napoli, già sta lavorando a questo rinnovamento culturale, la Chiesa. Essa, in particolare grazie anche al Suo Vescovo, il Rev.mo Cardinale Crescenzio Sepe, sta profondendo realmente, come testimoniato anche dalla stampa, un grande impegno per il rinnovamento culturale di Napoli. Cardinale che, impedito a partecipare all’incontro, pure è voluto essere vicino alla nascita del Comitato Giambattista Vico attraverso una significativa lettera inviata al Presidente dott. F. Varriale, quindi, grato, ringrazia pubblicamente.

Velocemente il dott. Francesco Varriale entra nel merito dei tre progetti.

Progetto Napoli. La finalità è il rilancio culturale di Napoli, della sua identità, della sua arte, della sua storia, nonché offrire un contributo tecnico e di idee per la ripresa dell’intera città. Si partirà da una attenta analisi storica, ambientale, urbanistica e socioeconomica. Vengono presentati i primi dati di uno studio sulle polveri sottili PM10 effettuato dallo stesso dott. F. Varriale (lo studio è rinvenibile nella sezione “Progetto Napoli”). Due sono i dati più rilevanti:: 1) la principale fonte di emissione delle polveri sottili PM10 a Napoli è data dall'attività marittima (il porto) che ne immette 647 tonnellate l'anno (il 45,3%), seguita dagli impianti residenziali con 268 tonnellate (18,8%) e, quindi, le auto con 253 tonnellate (17,7%); 2) il maggior numero di superamenti del limite previsto di 50 µg/mc si è avuto nel mese di agosto, ben 19 giorni (contro una media max di 2,91 giorni mensili consentiti), unico mese dell'anno in cui il traffico ed il parcheggio non rappresentano un problema per la città.

Problematiche energetiche. si lavorerà a una corretta analisi sulle fonti di approvvigionamento energetico, con particolare riferimento a quelle rinnovabili – idroelettrico, geotermico e biomassa-rifiuti –, e ad una attenta valutazione sulle potenzialità che esse possono oggettivamente rappresentare per il futuro. In merito vengono proiettati i grafici sullo status attuale della produzione italiana di energia elettrica: al 2006 essa è data per l’83,36% da fonti combustibili fossili (petrolio e gas) e per il 16,64% da fonti rinnovabili. Il principale contributo del rinnovabile è dato dall’idroelettrico il cui apporto è pari all’11,78 % dell’intera produzione ed al 70,77% della quota di produzione del rinnovabile. L’apporto minore è dato dal solare che contribuisce per lo 0,01% sull’intera produzione e per lo 0,07% sulla quota rinnovabile. Viene mostrato anche un grafico dove viene ipotizzata una diversa ripartizione delle produzioni energetiche che, da un primo approccio fatto a tale problematica, si è persuasi possa essere possibile conseguire già a partire dal 2011. Tale ripartizione vedrebbe un incremento del rinnovabile dell’ 8,70% il quale raggiungerebbe una quota pari al 25,34% dell’intera produzione nazionale. Un risultato del genere ci porterebbe oltre il vincolo imposto dalla Comunità Europea del 20,00% di quota rinnovabile ed avrebbe anche positive ricadute sull’economia del paese. Tutti i dati e grafici sono rinvenibili nella sezione “Energia”.

Risorse idriche e calamità naturali. verrà effettuato un attento studio sulle risorse idriche, la loro potenzialità, e la loro attuale gestione. La finalità è esplorare nuove forme di gestione più efficienti, puntando su una efficace rete di monitoraggio che, anche alla luce di nuove ricerche, rappresenterebbe uno strumento prezioso nella prevenzione e previsione di calamità naturali.

Sulle disattese della Legge Galli cita una recente trasmissione di RAI 1, Porta a Porta, che ben ha fotografato tale problema.

Il dott. F. Varriale ricorda un suo importate lavoro scientifico sul comportamento delle acque finalizzato alla previsione dei terremoti; oggetto di una prima positiva revisione presso il Journal of Geophysical Research-Solid Earth (negli Stati Uniti) ed ora in fase di ultimazione.

Procede, poi, alla proiezione di due immagini. La prima evidenzia la determinante incidenza dell’attività antropica sulle falde idriche. Viene mostrato un primo idrogramma (preso dal citato lavoro scientifico) relativo a dieci anni di misure, dal 1951 al 1960 compresi, di una delle stazioni dell’ex Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale, quella di Pomigliano d’Arco (Na). Anni, questi considerati, in cui lo sviluppo economico del paese cominciava appena ad avviarsi. Tale idrogramma descrive per ogni anno curve perfette. Viene, poi, mostrato un grafico relativo agli anni settanta, in pieno boom economico; in esso dette curve non sono più riconoscibili. La seconda immagine è rappresentata dalla evidente anomalia registrata dalla sorgente Sanità di Caposele dopo il terremoto del 23/11/1980. Uno studio condotto dal dott. F. Varriale, supportato dal prof. G. Luongo, ha dimostrato che detta anomalia si è verificata ben due giorni dopo il sisma, contrariamente a quanto riportato in venti anni dalla letteratura scientifica geologica, la quale dava per scontato che la reazione fosse avvenuta contestualmente al terremoto. Il grafico elaborato dal dott. F. Varriale che riproduce tale dato è stato anche pubblicato in una ricerca scientifica; pubblicazione, firmata pure da un professore universitario, nella quale oltre a non essere citata la fonte non è posto neanche l’interrogativo sia sul perché di tale importante fenomeno scoperto sia sul suo rilevante significato geologico. Quest’ultimo aspetto, spiega il dott. F. Varriale, oltre ad aiutarci a comprende l’importanza delle acque nello studio delle calamità naturali evidenzia anche come viene svolta, oggi, una buona parte della ricerca in Italia. Spesso non è prestata la dovuta attenzione alla verifica delle fonti (cioè dei dati) e quando queste sono acquisite non è data loro una giusta e/o critica rilevanza (tanto, a volte, da non citarle neanche). Infine, altrettanto spesso, non ci si pone il problema di indagare oltre il minimo richiesto.

Concluso l’intervento dà la parola al prof. Aldo Loris Rossi.

Intervento prof. Aldo Loris Rossi

Alla conclusione il dott. F. Varriale ringrazia il prof. Aldo Loris Rossi evidenziando come questi abbia fatto una fotografia di Napoli oggettiva, reale dalla quale emerge tutta la drammaticità della città. Continua, affermando che da tale realtà se ne esce fuori solo se ognuno fa la propria parte, investendo in prima persona, non è più tempo delle parole, occorre essere operosi. Il cattolico ben dovrebbe comprendere, difatti il vero cattolico è colui che testimonia con la vita ciò che dice. Se noi napoletani non ci facciamo carico per primi dei nostri problemi, non solo con le denunce ma con la operosità, rispettando le regole, con la civiltà, allora difficilmente ne usciamo fuori. Tuttavia nell’escursione storica fatta dal prof. A. Loris Rossi, che evidenzia come già dal XVIII sec. era diffusa una visione pessimistica della realtà napoletana, a cavallo tra l’ottocento e il novecento erano presenti anche realtà molto belle. Una di queste era rappresentata dalla Beata Caterina Volpicelli, capace di trasformare il quartiere, quello della Salute, dove ha vissuto ed edificato l’attuale Santuario, in un cenacolo di santità, frequentato da persone come il Beato Bartolo Longo, San Giuseppe Moscati ed altri, che hanno dato un rilevante contributo, sia di umanità che culturale. Sarebbe importante, oggi, riuscire a realizzare tanti piccoli focolai che possano, sia attraverso l’impegno laico che cattolico, far rinascere queste belle realtà.

Quindi, riprendendo il programma, dà la parola all’ing. Salvatore Villani.

Intervento dell’ing. Salvatore Villani.

Concluso l’intervento dell’ing. S. Villani vi è un intervallo con un piccolo rinfresco seguito da un momento musicale: il maestro Riccardo Napolitano esegue al pianoforte il brano “O sole mio”.

Il dott. F. Varriale invita a riprendere i lavori e dà la parola al prof. Giuseppe Luongo.

Intervento prof. Giuseppe Luongo

Alla conclusione il dott. F. Varriale ringrazia il prof. G. Luongo, il suo, come sempre, è stato un intervento, sintetico ed esaustivo. Registrata l’assenza dell’assessore Gennaro Mola il dott. F. Varriale dà la parola al prof. Ennio Forte

Intervento del prof. Ennio Forte.

Concluso l’intervento del prof. E. Forte il dott. F. Varriale precisa che con i dati di emissione delle polveri sottili non si intendeva colpevolizzare l’importantissima struttura portuale ma evidenziare l’importanza del controllo e della gestione del territorio. Difatti Genova, il cui porto ha emissioni confrontabili con quelle di Napoli, non ha registrato superamenti allarmanti.

Passa, quindi, a dare la parola al Vicario Episcopale, prof. mons. Adolfo Russo.

Intervento del Vicario Episcopale, prof Adolfo Russo.

Alla conclusione il dott. F. Varriale ringrazia il Vicario Episcopale, prof A. Russo per il suo intervento carico di umanità, saggezza e speranza.

Il dott. F. Varriale conclude affermando che, come Comitato, lavoreranno e produrranno dei documenti da mettere a disposizione della società e delle istituzioni. Oggi cominciamo; ricorda di aver detto di smettere con le parole e di essere operativi, di testimoniare concretamente quello che si dice. Personalmente ma, conoscendo la storia dei componenti il Comitato, tutti insieme, lavoreremo e produrremo dei documenti che resteranno. Poi chi vorrà ascoltarci, chi vorrà confrontarsi, bene, altrimenti, almeno noi, avremo fatto in scienza e coscienza quanto era possibile fare.

Ringrazia nuovamente i presenti e conclude i lavori.

 

 

 

 

 

 

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